Trentino, Austria, Slovacchia e Slovenia – 2°giorno

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Giorno n.2

Verona-Lienz

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Eccoci belli pimpanti, ore 7:30, davanti alla porta della bella sala colazione dell’hotel veronese, peccato solo che abbia aperto con un quarto d’ora di ritardo, ma le leccornie che ci siamo divorati ci hanno fatto subito dimenticare la cosa, d’altronde dovevamo pur metterci in forze dopo la giornataccia di ieri, no?!?!
Alle 9:10, dopo aver caricato come un mulo la Fiammetta con borse laterali, bauletto e borsa da serbatoio (purtroppo non ho le borse Ducati rigide, ma delle vecchie borse semirigide usate già sulla fazerina che hanno sempre fatto il loro sporco lavoro in maniera egregia), si parte alla volta dell’Austria!
Imbocchiamo l’Autostrada del Brennero fino all’uscita Trento Nord/Interporto doganale, ci fermiamo ad una pompa di benzina per fare il pieno ed il simpaticissimo benzinaio ammira la nostra moto in maniera non troppo velata, facendoci i complimenti e, alle mie richieste su come fosse la strada per la val di Cembra, Val di Fiemme, ecc. risponde: “è la sua”, guardando la moto!
Euforici come non mai, quindi, cominciamo a danzare tra le bellissime curve della SS612 che ci porta fino a Cavalese, poi da lì attraversiamo la Val di Fiemme in un lampo, fino a fermarci per una pausa a Moena, bellissima località trentina, dove beviamo dell’ottima acqua fresca sgorgante da una delle tante fontane nel centro.
Ci rimettiamo quindi in moto dopo la pausa ristoratrice, attraversando tutta la Val di Fassa, quindi Canazei e, da lì, in direzione Marmolada, passo Falzarego, Cortina D’Ampezzo, Lago di Misurina. Quì ci fermiamo per il pranzo, ovviamente ordiniamo della polenta con salsiccia e formaggio fuso, e di fronte a noi abbiamo una magnifica vista sul lago e le montagne innevate, bellissimo.
E’ incredibile il numero di moto che abbiamo incrociato su queste strade, l’80% delle quali di nazionalità tedesca e austriaca, non è difficile pensare al perchè di una tale concentrazione di moto, queste strade sono famose in tutto il mondo, e a ragione aggiungerei!
Ci rimettiamo quindi in moto, dopo aver sorseggiato l’ultimo caffè “italiano”, mentre comincia a piovigginare in maniera non fastidiosa; raggiungiamo così Dobbiaco, San Candido e, in men che non si dica, ci ritroviamo a superare il confine… siamo finalmente in Austria e smette anche di piovere!
Subito si sente nell’aria qualcosa di diverso, è difficile descrivere le sensazioni provate, non saprei come definire la cosa, ma si vede e si sente che siamo in Austria da una serie di visioni, odori, suoni (questi ultimi semplicemente non ci sono, o meglio, sono solo naturali, niente clacson). Subito avvistiamo le prime pattuglie della polizia nascoste tra gli alberi a bordo strada, accolgono nel migliore dei modi noi poveri italiani ignari della “rigidità” austriaca, bisogna però dire che i limiti di velocità lì sono intelligentissimi e non è difficile riuscire a rispettarli.
Alle 15:30 arriviamo nel nostro Hotel a Lienz, il Gasthof Schlossberghof, nei pressi del castello e in posizione tranquilla immerso nel verde; il tempo di fare il check in e scaricare i bagagli che subito ingrassiamo la catena, visto i km già percorsi e, soprattutto, l’acqua presa in autostrada e quella dovuta allo scioglimento della neve a bordo strada nelle strade percorse oggi (la moto è a dir poco sudicia).
Doccia e subito siamo in strada alla scoperta del centro di Lienz, località davvero splendida e, come tutte le città austriache, pulitissima e curatissima. Rientriamo invece in hotel per la cena, dove con 10 Euro in più abbiamo diritto alla mezza pensione e ci portano primo, secondo e dolce, mangiando anche discretamente bene.
La giornata finisce lì, come al solito siamo a letto alle 22:00, ma siamo scusati, domani infatti ci aspetta sua maestà il Grossglockner!
Dati: km percorsi: 335 – consumo medio: 18,7 km/l – cena: Euro 20,00 – Autostrada: Euro 6,20 – Hotel: Euro 68,00.

 

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