09 Dic 2011 – Alla ricerca delle cascate dell’Auso

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Ore 9,00…solito distributore Q8 di Altamura, scorgo solo Vito che mi aspetta già praticamente pronto per il giro. Pensavo si facesse vivo qualche altro “esploratore” ma…come si dice in queste occasioni…pochi ma buoni :-D.
Dopo le prime chiacchiere decidiamo di fare la noiosissima strada per Tolve per poi imboccare la Gracia che ci rimase in gola alla scorsa istituzionale.
Partenza…, il tempo era spettacolare e la visibilità veramente strabiliante. E’ bastato uno sguardo di Vito per decidere “in marcia” di deviare per Accettura che spiccava nella valle. Veloce salita alla Cattedrale e sosta al balcone panoramico per godere la vista

scambiamo due parole con tre simpatici vecchietti che si godevano il sole, prendiamo il caffe e decidiamo di proseguire scendendo per Cancellara – Vaglio per poi imboccara la Grancia.

Strada panoramica che ci regala questo scorcio di Cancellara

Arriviamo finalmente all’imbocco della foresta della Grancia, la strada comincia a salire e ad entrare nel bosco. Facciamo una sosta all’anfiteatro dove danno gli spettacoli della falconeria, da li si vede bene la roccia su cui è costruita Brindisi di Montagna

Man mano che ci addentriamo la strada diventa sempre più stretta ma comunque in buone condizioni. Arriviamo nel punto in cui scopare dal navigatore (ed anche da Google 😀 ) e proseguiamo in direzione SS92. Questo tratto lo conoscevamo entrambi e, forse per questo, non ci ha “impressionato” particolarmente.
Appena sbucati sulla ss92 ci fermiamo e dico a Vito: hai mai fatto quella stradina difronte?? mi hanno detto che porta su alla Sellata. Quasi 3 secondi per decidere e partiamo alla scoperta. L’imbocco non appariva un gran che ma dopo poco migliora subito e inizia a salire in un bosco fitto come il precedente. La strada è ben asfaltata ma molto tortuosa e spesso molto umida e coperta di foglie. Benchè procedessimo adagio, la spia della trazione di controllo mi ha fatto spesso l’occhiolino alle riprese dopo ile curve a gomito. Dopo un lungo tratto impegnativo in salita sbuchiamo in una vallata con una vista e dei colori spettacolari

Al termine sbuchiamo sul passo della Sellata. Sosta per decidere che direzione prendere.
Chiedo a Vito: sei mai andato per Sasso di Castalda? Ho visto su Google che c’è una stradina interessante….ma non so se è tutta praticabile.

Anche qui non ci abbiamo messo molto a decide…..prendiamo la direzione per gli impianti di risalita e dopo alcuni Km ecco la deviazione. La prima parte di questa strada non era tanto male ma dopo alcuni km ci troviamo davanti ad una stradina davvero malmessa.
Se non fosse per le rassicurazioni avute da un tizio che la provvidenza ci ha fatto trovare proprio li, probabilmente saremmo tornati indietro.
Preso il coraggio a due mani imbocchiamo la strada. Questa saliva all’interno di una gola e avevamo di fianco un ruscello. All’inizio era asfalto con buche…poi è diventata buche con asfalto per finire a sterrato bagnato.
Vito mi fa: Michè se continua così troveremo certamente il fango e saremo costretti a voltarci…io non ho gomme adatte (per la verità neanche io le avevo ).
Tutto il tratto lo abbiamo fatto con un pò di timore, in completa solitudine ma in uno scenario fiabesco.
All’improvviso il tratto di strada così mal messo termina e sbuchiamo ad un incrocio dove leggiamo le indicazioni “Impianti risalita – Campo da Sci”.
Anche qui …tempo 3 secondi…stavamo già in direzione impianti. Il mio navigatore diceva che navigavamo nel “nulla”. La strada era bella e panoramica e ci ha portati fino alla cima. Una sbarra impediva di arrivare fino agli impianti ma c’era un piccolo passaggio laterale. Vito ha desistito…la mia mucca no XD.
Fatti altri 300 mt sono arrivato agli impianti

Tornato da Vito che mi aspettava alla sbarra, riprendiamo la strada per Sasso di Castada.
Siamo praticamente scesi dall’altro versante della Sellata per una strada deserta fra falchi e vegetazione di tipo “Abruzzese”. I panorami erano incantevoli e sullo sfondo si iniziavano a vedere i monti Alburni

Arriviamo a Sasso e decidiamo di continuare per Brienza dove abbiamo fatto una sosta panino.
Erano ormai le 14,30…ci restavano solo 2 ore di luce e due persone di buon senso cosa avrebbero fatto al nostro posto? avrebbero preso la direzione di casa visto che stavamo ai confini della Campania.

Invece noi cosa abbiamo fatto????

Ci siamo guardati la cartina e, fatti due conticini, decidiamo di proseguire in direzione Cilento alla ricerca della cascata dell’Auso.

Imbocchiamo la Salerno Reggio per un trasferimento veloce con destinazione Petina. Velocemente arriviamo all’uscita Petina e, lasciata l’autostrada, imbocchiamo una strada che si incunea in una gola. Dopo pochi chilometri scorgiamo il paese che sta attaccato al massiccio degli Alburni. Ci facciamo guidare dal TomTom alla ricerca di un distributore che troviamo proprio nel centro del paese. Fatta benzina, controlliamo l’orario. Erano passate da poco le 15…ancora un ora e mezza di luce…..che si fa?? ci buttiamo o no??
Certo che si…imbocchiamo la strada che Vito aveva percorso la domenica precedente che attraversa la montagna e scende dall’altro versante a Sant Angelo a Fasanella. La strada è bellissima e sale molto attraversando un bosco meraviglioso. Al culmine dell’ascesa attraversa una radura dove c’è un osservatorio e dove abbiamo trovato un cavallo allo stato brado

Scavallata la montagna giungiamo a Sant Angelo. Facciamo una puntata alla Grotta di San Michele….ma era chiusa anche questa volta

A questo punto dovevamo decidere se arrivare alle cascate o visto l’orario (erano ormai le 16) desistere e avviarci sulla via del ritorno. Ormai avevamo fatto 30…..decidiamo di far 31 😀

Imposto il fido TomTom (che avevo opportunamente programmato da casa) e ci avviamo a cercare la meta. Di indicazioni nemmeno l’ombra tant’è che Vito, ad un certo punto, incomincia dubitare. Poi finalmente ecco la deviazione e, dopo poco, giungiamo a destino. La portata dell’acqua era bassissima a causa del periodo…in primavera certamente l’effetto sarà diverso.

Erano ormai le 16, 30…dovevamo avviarci sulla strada del ritorno. Programmiamo di aggirare gli Alburni passando per Ottati – Castelcivita – Postiglione e imboccare la basentana da Buccino. Percorriamo il primo tratto di strada con il tramonto che ci accompagna e vediamo spuntare la luna dietro le guglie della montagna.

Oltre 500 Km e rientro alle 19,30…..una giornata i n d i m e n t i c a b i l e

Lo zio Mike

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